· Carissimo, ricorda (a tutti) di essere sottomessi alle autorità che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.
· Uno di loro,vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano … “Non ne sono stati purificati dieci”? --- In genere sono davvero pochi quelli che ringraziano con lo stesso impegno che hanno impiegato per chiedere. Essere riconoscente nei confronti di Dio è segno di grande maturità spirituale.
· Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. (Dio ci invita a tenere sempre gli occhi fissi sulla meta, poiché sarebbe davvero sciocco correre ed affannarsi senza ricordare più nemmeno i motivo di tanto impegno. Egli cerca persone che vivano in pienezza, in attesa sua visita.)
· (………. “Vuol dire che la mia preghiera non vale niente”)
… No amico, la tua preghiera ha già fatto molto nella mia vita. Gesù vuole stimolarti a non abbatterti e ad aprirti alla volontà di Dio, anche quando ti sembra di non essere esaudito; troverai così la vera pace diventerai figlio della luce. Questo mi lo dico a me stesso, sai!
· “… Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Nella storia, abbiamo più volte assistito al crollo di istituzioni e di costruzioni che sembravano eterne ed indistruttibili. … Ma quello che dice Gesù è che nemmeno di fronte a tali sconvolgimenti ci si deve preoccupare; piuttosto, è proprio in quei momenti che si deve avere una fede più forte. … L’amore di Dio resta per sempre, ed egli si prende cura di ognuno di noi.
· “Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. … Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”. Sarò davvero buono “santo” se non spreco mai nemmeno una delle parole che Dio mi disse per la mia salvezza.
· Che cosa vuoi che io faccia per te? –“Signore che io veda di nuovo”. Quello che è davvero meritevole di nota è che l’uomo ottenuta la vista si mette a seguire Gesù. Nella decisione di camminare con Gesù si trova la fonte di coraggio ed il seme della vittoria sulla croce. Il ragionamento è chiaro: a cosa serve vedere nuovamente, se poi non si usa questa ritrovata facoltà per metterla al servizio di Colui che te l’ha restituita? Gesù tante volte ha guarito anche me …
· Conosco le tue opere: tu no sei ne freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo. Ma poi che sei tiepido, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. … Io tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. … (Uno dei pericoli più grandi, ma anche più comuni, nella vita cristiana è quello di illudersi. Cioè, ti sembra di essere bravo e santo, ma in realtà se scende in profondità ti rendi conto che dietro questa apparenza di santità si nasconde una grande povertà.)
· “Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. In quale maniera possiamo rendere possibile il dono della conversione? Semplice: con il coraggio di cercare Gesù, costi lo che costi. Coltivare il coraggio di prendere le distanze dalla massa, da quello che pensa la gente, dal rispetto umano, che troppo spesso ci trattiene e ci dissimula. Solo questa condizione è possibile attenderlo dove siamo certi che passa. Il suo passare nella nostra vita dipende infatti dal nostro libero assenso. Tutto il resto lo fa lui, e siamo certi che lui lo fa fino in fondo, perché è sempre alla ricerca di ciò che è perduto.
· Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. (Dio ci invita a tenere sempre gli occhi fissi sulla meta, poiché sarebbe davvero sciocco correre ed affannarsi senza ricordare più nemmeno i motivo di tanto impegno. Egli cerca persone che vivano in pienezza, in attesa sua visita.)
· (………. “Vuol dire che la mia preghiera non vale niente”)
… No amico, la tua preghiera ha già fatto molto nella mia vita. Gesù vuole stimolarti a non abbatterti e ad aprirti alla volontà di Dio, anche quando ti sembra di non essere esaudito; troverai così la vera pace diventerai figlio della luce. Questo mi lo dico a me stesso, sai!
· “… Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Nella storia, abbiamo più volte assistito al crollo di istituzioni e di costruzioni che sembravano eterne ed indistruttibili. … Ma quello che dice Gesù è che nemmeno di fronte a tali sconvolgimenti ci si deve preoccupare; piuttosto, è proprio in quei momenti che si deve avere una fede più forte. … L’amore di Dio resta per sempre, ed egli si prende cura di ognuno di noi.
· “Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. … Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”. Sarò davvero buono “santo” se non spreco mai nemmeno una delle parole che Dio mi disse per la mia salvezza.
· Che cosa vuoi che io faccia per te? –“Signore che io veda di nuovo”. Quello che è davvero meritevole di nota è che l’uomo ottenuta la vista si mette a seguire Gesù. Nella decisione di camminare con Gesù si trova la fonte di coraggio ed il seme della vittoria sulla croce. Il ragionamento è chiaro: a cosa serve vedere nuovamente, se poi non si usa questa ritrovata facoltà per metterla al servizio di Colui che te l’ha restituita? Gesù tante volte ha guarito anche me …
· Conosco le tue opere: tu no sei ne freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo. Ma poi che sei tiepido, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. … Io tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. … (Uno dei pericoli più grandi, ma anche più comuni, nella vita cristiana è quello di illudersi. Cioè, ti sembra di essere bravo e santo, ma in realtà se scende in profondità ti rendi conto che dietro questa apparenza di santità si nasconde una grande povertà.)
· “Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. In quale maniera possiamo rendere possibile il dono della conversione? Semplice: con il coraggio di cercare Gesù, costi lo che costi. Coltivare il coraggio di prendere le distanze dalla massa, da quello che pensa la gente, dal rispetto umano, che troppo spesso ci trattiene e ci dissimula. Solo questa condizione è possibile attenderlo dove siamo certi che passa. Il suo passare nella nostra vita dipende infatti dal nostro libero assenso. Tutto il resto lo fa lui, e siamo certi che lui lo fa fino in fondo, perché è sempre alla ricerca di ciò che è perduto.