Esta es la juventud del Papa

Esta es la juventud del Papa

giovedì 26 maggio 2011




Roma 26/05/11

Oggi ho deciso chiudere questa finestra di comunicazione. Chiedo scusa se ho lasciato male qualcuno qualche volta. Devo chiudere perche mi manca il tempo per farlo. Non dico che un dia potrò ritornare, attualmente mi è impossibile por enne ragioni. Grazie a tutti quelli che simpatizzarono con il blog e lo seguivano regolarmente.
In Cristo

sabato 21 maggio 2011

La Pentecoste.



Sono tre le feste più importanti che segnano il periodo dell’anno Liturgico: Il Natale, La Pasqua e la Pentecoste. Il Natale viene sempre celebrato il 25 dicembre perché si ricorda la data di nascita di Gesù, il Messia salvatore. È Dio che si fa uomo, viene al mondo, bussa alle nostre “porte”, chiede il nostro aiuto per trovare un angolo perduto dove nascere, finisce in una grotta e viene deposto in una mangiatoia. Il periodo Natalizio ci conduce alla celebrazione della Pasqua di Risurrezione, quando quel Cristo della grotta, dopo 3 giorni di silenzio, “spacca” le porte chiuse, risorge vincitore della morte e radiante di luce appare in mezzo a noi per camminare accanto a noi.
Questo tempo chiamato Pasquale ci conduce infine alla Pentecoste che significa “cinquanta giorni”. Quella della pentecoste è una festa antichissima in cui si offrivano alle divinità le primizie dei raccolti, il popolo ebreo poi la trasformò. È diventato infatti il giorno in cui si ricorda la consegna delle tavole della legge a Mosè sul Monte Sinai. Il dono della legge consentiva al popolo di vivere in pace e quindi di prosperare. Per noi cristiani, si celebra la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli. La venuta dello Spirito Santo ha cambiato tutta la loro vita. Prima vivevano nella paura, dopo non hanno più paura e sanno cosa fare e dire.
Chi è oggi, per noi, lo Spirito Santo? È Dio che viene in noi per portarci a lui. È colui che risveglia in me il bisogno e il desiderio di Dio e di eternità. È colui che piano piano, ma con costanza, mi spinge verso il Padre. Lo Spirito Santo viene definito “Paraclito”: che significa difensore, avvocato, persona di fiducia, intercessore e consolatore. Lo Spirito Santo arriva quando meno lo aspettiamo, ci ricorda di prestare attenzione, viene per trasformare la nostra vita dal di dentro, come ha fatto con tutti gli Apostoli. Lo Spirito Santo è il sole che vuol entrare nella nostra vita; lasciamolo entrare.
Ci ribadisce il Papa Benedetto XVI, “Lo Spirito Santo dà ai credenti una visione superiore del mondo, della vita, della storia e li fa custodi della speranza che non delude”.
“Apri i miei occhi per conoscerti perché il mio cuore, da te illuminato, si infiammi di fede, e da freddo diventi ardente di amore per te”. (Lc24,31)

giovedì 5 maggio 2011

Dio mi da un’opera da compiere
Tutti corrono nella vita. Ciò che conta è correre per la strada giusta. Troverai molte persone attive e intelligenti ma pochi sapienti.
Quanti disperdono le loto energie in opere disparate! Vero sapiente è colui che sa raccogliere tutte le sue forze attorno a un’opera da realizzare a lunga scadenza nella sua vita.
Veramente saggio è colui che non fa conto delle doti naturali proprie o altrui, ma solamente di ciò che piace al Signore. S piacendo a Dio, dispiaci agli uomini, non hai motivo di rattristarti.
Più che aspirare a fare cose straordinarie, sforzati di renderti perfetto in quello che Dio vuole da te.
Non affliggerti se le cose non vanno secondo i tuoi piani; può darsi infatti che dove temi una perdita, la gloria di Dio ne abbia molto vantaggio
Il più grande sbaglio che l’uomo fa nell’impostazione della sua vita è quello di lavorare per la propria gloria e non per quella di Dio, per la quale egli è stato creato.
Se ti accosterai a Dio diventerai un solo spirito con lui.
Se in tutto il tuo operato farai la volontà di Dio, potrai dire di essere tutto di Dio.
La tua perfezione consiste nell’amor di Dio, e la perfezione dell’amore consiste nell’uniformare la tua volontà a quella di Dio. La sola volontà di Dion sia la tua volontà.
Per quanto ti è possibile, non amare la volontà di Dio perché conforme alla tua, ma ama la tua volontà perché conforme a quella di Dio. Dio è Padre, Dio è amore, non puoi temere che la sua volontà sia male per te.

mercoledì 4 maggio 2011

Dio ti è sempre presente

Dio è con te, anche se tu non sarai con lui. Egli ti è vicino, anche sì tu ti troverai lontano da lui. Egli non abbandona te anche se tu abbandoni lui. È dentro di te, anche se tu sarai fuori. Pensa sempre a te, e continuamente ti benefica, anche se tu non ti ricordi di lui.
Come l’uccello, ovunque voli, trova sempre l’aria , così tu, ovunque vada, troverai sempre Dio presente. Colui che è dappertutto, dove non è? Non riempie forse Dio il cielo e la terra ? Lui, tutto sarebbe nel nulla. Dio è più presente a te di te stesso.
Anche se tu vorrai fuggire da lui non potrai stare nascosto perché tutto è scoperto al suo sguardo. Dio scruta i reni e i cuori, vede nel segreto, a lui sono presenti tutte le tue azioni.
Quale altro mondo potrebbe accogliere uno che fugge lontano da Dio? Dove andrai e dove ti occulterai dalla sua presenza? Non sperare in alcuna lontananza poiché nulla è lontano da Dio. È il creatore dell’universo e non è possibili che tu possa allontanarti in alcun modo da lui.
Ovunque tu vada e qualunque cosa tu compia, sia nelle tenebre che nella luce, hai l’occhio di Dio che ti guarda.
“Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo la tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Se dico:” Almeno l’oscurità mi copra e introno a me sia la notte”.; nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come la luce”.
Lo sguardo di Dio penetra i segreti del tuo cuore. A Dio non sfuggono neppure i tuoi pensieri. Egli vede meglio al di dentro che gli uomini dal di fuori. Dio è spirito e ciò che è nascosto nel profondo del tuo animo lo conosce più chiaramente di qualsiasi realtà materiale.
Quando compi certe azioni ti vanti davanti agli uomini perché sai di fare il bene, ma quando ne compi altre fuggi i loro occhi perché sai di fare il male; ma non puoi fuggire gli occhi di Dio.
Non v’è mezzo migliore per vincere le tentazioni che il ricordo della presenza di Dio. Se ti diventerà familiare la sua presenza ti guarderai dal fare ciò che gli dispiace.
In questa vita non poi vedere Dio svelato. Egli è come il sole raggiante che senti attraverso le nubi e ti fa conoscere la sua vicinanza mediante il calore del suo amore. La sua presenza è quella di un essere spirituale il cui amore avvolge la creatura e la vivifica.
Non essere scortese con Dio, lasciandolo solo per occuparti di mille cose e che forse gli dispiacciono.
Fa’ del tuo cuore un tempio spirituale nel quale adorate Dio di contino. La tua devozione sarà continua se farai tutto alla presenza di Dio. Ricordati che non sei mai solo.
In mezzo alle tuo occupazioni, di tanto in tanto ritirati in te stesso e, sia pure di sfuggita, ricordati dell’ospite che hai in te. Se farai l’abitudine, egli ti si farà sentire presente.
La sicurezza più grande che puoi trovare è quella di essere al fianco di Dio. Se il Signore è vicino, di che cosa devi preoccuparti? Accanto a Dio troverai una pace profonda e imperturbabile. Abbi una grande fede nella presenza di Dio, del Dio tutto amore che abita nella tua anima.
Signore fa’ che conservi amorosamente, nella tranquillità del mio animo, la percezione della tua presenza.
"La sapienza del Vangelo" di Francesco Bersini.

lunedì 2 maggio 2011

La sublime storia del donare

Quanto più amerai e ti renderai disponibile a tutti, tanto più crescere e diventerai perfetto. Fossi tu dominato da un bisogno irresistibile di donarti tutto per gi altri! Sentiti fratello di tutti,, e tutti abbraccia in Dio, superando ogni simpatia o antipatia.
Non preoccuparti di quello che devi fare per il bene degli altri, solo non lasciarti sfuggire giorno per giorno con generosità le occasioni che il Signore ti manda.
Non cercare la tua felicità nel ricevere ma nel donare. La tua felicità è risposta nel bene che farai, nella gioia che diffonderai attorno a te, nel sorriso che farai fiorire, nelle lacrime che avrai asciugato. Sari veramente felice per quello che avrai potuto dare, Non hai il diritto di essere felice da solo. Sia la tua vita spesa per gli altri, un cuore aperto a tutti e proverai quanto è sublime la poesia del donare; quanto sia vero il detto di Gesù; c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
Pensa prima agli altri; poi a te stesso. Esci da te stesso per metterti tutto a disposizione degli altri; nulla ti farà tanto bene come fare del bene. Potessi tu amare quelli che nessuno ama o soffrite della tristezza altrui!
Non essere di coloro che pretendono di cambiare il mondo solo con bei discorsi; calati piuttosto generosamente in una vita ci dedizione e di sacrificio per gli altri. Non ti capiti la sventura di avere più scienza che carità.
Prodigati per fratelli poveri, soli e sofferenti e quando non avrai altro da dare, dona te stesso. Aiutare il prossimo nel dolore è come strappare un chiodo a un fratello crocifisso.
Abbi la capacità di metterti nei panni degli altri. Ogni uomo, anche il più disadattato, ha un punto accessibile al bene. Neanche il più autentica di lui, reso visibile nel tuo volto, nell’irradiazione della bontà ispirata da lui, nella carità calda e operante verso i fratelli.
Tieni sempre accesa la fiamma della carità nel tuo cuore finché cesserà di battere. Il termometro del tuo cristianesimo è l’amore. Cristianesimo e amore sono sinonimi. Una vita consumata per l’amore ai fratelli costituisce il nucleo di ogni santità.