Esta es la juventud del Papa

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sabato 21 maggio 2011

La Pentecoste.



Sono tre le feste più importanti che segnano il periodo dell’anno Liturgico: Il Natale, La Pasqua e la Pentecoste. Il Natale viene sempre celebrato il 25 dicembre perché si ricorda la data di nascita di Gesù, il Messia salvatore. È Dio che si fa uomo, viene al mondo, bussa alle nostre “porte”, chiede il nostro aiuto per trovare un angolo perduto dove nascere, finisce in una grotta e viene deposto in una mangiatoia. Il periodo Natalizio ci conduce alla celebrazione della Pasqua di Risurrezione, quando quel Cristo della grotta, dopo 3 giorni di silenzio, “spacca” le porte chiuse, risorge vincitore della morte e radiante di luce appare in mezzo a noi per camminare accanto a noi.
Questo tempo chiamato Pasquale ci conduce infine alla Pentecoste che significa “cinquanta giorni”. Quella della pentecoste è una festa antichissima in cui si offrivano alle divinità le primizie dei raccolti, il popolo ebreo poi la trasformò. È diventato infatti il giorno in cui si ricorda la consegna delle tavole della legge a Mosè sul Monte Sinai. Il dono della legge consentiva al popolo di vivere in pace e quindi di prosperare. Per noi cristiani, si celebra la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli. La venuta dello Spirito Santo ha cambiato tutta la loro vita. Prima vivevano nella paura, dopo non hanno più paura e sanno cosa fare e dire.
Chi è oggi, per noi, lo Spirito Santo? È Dio che viene in noi per portarci a lui. È colui che risveglia in me il bisogno e il desiderio di Dio e di eternità. È colui che piano piano, ma con costanza, mi spinge verso il Padre. Lo Spirito Santo viene definito “Paraclito”: che significa difensore, avvocato, persona di fiducia, intercessore e consolatore. Lo Spirito Santo arriva quando meno lo aspettiamo, ci ricorda di prestare attenzione, viene per trasformare la nostra vita dal di dentro, come ha fatto con tutti gli Apostoli. Lo Spirito Santo è il sole che vuol entrare nella nostra vita; lasciamolo entrare.
Ci ribadisce il Papa Benedetto XVI, “Lo Spirito Santo dà ai credenti una visione superiore del mondo, della vita, della storia e li fa custodi della speranza che non delude”.
“Apri i miei occhi per conoscerti perché il mio cuore, da te illuminato, si infiammi di fede, e da freddo diventi ardente di amore per te”. (Lc24,31)

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