Esta es la juventud del Papa

Esta es la juventud del Papa

lunedì 25 aprile 2011

Oggi è giornata speciale per riposare, per meditare, per stare faccia a faccia con il risorto. Oggi con intelligneza ci auguriamo "Buona Pasquetta", sembra più familiare che dire "Buona Pasqua". Allora, auguro che la "Pasquetta" ci aiuti a vivere ogni giorno della nostra vita il Cristo Risorto Nella Pasqua. Cerchiamo di esse iltiri Cristo, gioiosi e colmi di entusiamo, con le mani piene di fiori...

Le tue mani son pieni di fiori, dove li portavi fratello mioLi portavo alla tomba di Cristo ma h'ho trovata vuota fratello mio. Alleluia alleluia! I tuoi occhi riflettono gioia dimmi cosa hai visto fratello mio? Ho veduto morire la morte, ecco cosa ho visto frtello mio! Hai portato una mano all'orecchio, dimmi cosa ascolti fratello mio?Sento quelli di trombe lontane, sento cori d'Angeli fratello mio? Stai cantando un'allegra canzone, dimmi perchè canti fratello mio? Perchè so che la vita non muore, ecco perchè canto fratello mio!

lunedì 18 aprile 2011


Nella settimana Santa vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, con i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, il processo, la salita al calvario, la crocifissione, morte e sepoltura e infine la sua risurrezione. Anche tu sei invitato a seguire da vicino gli ultimi giorni della vicenda umana di Gesù, che si concluderà con il mistero della sua passione, morte e risurrezione. In questa settimana, la liturgia, attraverso i brani evangelici, ti pone davanti tutte le persone che ruotarono attorno a Gesù negli ultimi giorni della sua vita terrena; è un insieme di umanità, di sentimenti contrastanti e di scelte decisive. Qualcuno sceglierà di seguire Gesù fino in fondo nel suo cammino verso il Calvario, qualcun altro invece si allontanerà definitiva mente dalla Luce del mondo.

Lunedì Santo Gv 12,1-11

I capi dei sacerdoti rivelano la loro massima ostinazione, arrivando persino a decidere di uccidere Lazzaro. La sua unica colpa, evidentemente, è quella di essere testimone della potenza e della misericordia di Gesù, il quale ha risvegliato l’amico dal sonno della morte. È davvero triste considerare che ci sono persone dal cuore talmente duro che da essere refrattarie all’amore di Dio. Eppure, non dobbiamo farci illusioni: spesso, senza renderci conto, anche noi manifestiamo la stessa durezza nei confronti di Dio. Non dobbiamo guardare gli altri: anche noi manifestiamo lo stesso atteggiamento quando non ci fidiamo degli altri o vorremmo, proprio come Giuda dare un prezzo a cose sacre come l’amicizia o il perdono. Impara da Gesù l’amore e la gratuità.

sabato 16 aprile 2011


Gloria! Alleluia!

Pasqua un’altra volta. Sono passati velocemente i 40 giorni della quaresima. All’inizio sembrava che la Pasqua fossi distante, invece no, tutto passa velocemente. La velocità del tempo mi sbalordisce sempre di più. Ogni Pasqua di Resurrezione diventiamo tutti differenti in tante cose. Ho pensato che fermandomi un po’potessi osservare meglio le cose che si muovono, perseguono ed indosso con tanta agitazione. Vi propongo oggi: regaliamoci “il tempo”, fermiamo la nostra mente, alziamo lo sguardo in alto stando in silenzio profondo per ascoltare il “silenzio del silenzio.” Chissà se fermandoci scopriremo quanto lontano siamo da noi stessi e dalle possibilità di diventare più persone spirituali e meno formali. Fuggiamo dalle abitudini di onorare Dio con le labbra, mentre il cuore è lontano da Lui. (Mat 15,8) Che la Santa Pasqua sia per tutti una meravigliosa esperienza di amicizia con il Dio VIVO che risorge anche in noi. Buona Pasqua!

venerdì 15 aprile 2011

La vita nello spirito

Se godrai la vera libertà di spirito non vorrai nulla e possederai tutto; non ti sgomenterai per le prove né ti esalterai per le delizie; niente ti potrò togliere la pace perché questa dipende solo da Dio, da cui nessuno ti potrà separare. Solo il timore di perdere Dio e la sua grazia ti potrà ancora dar pena. La libertà di spirito consiste nel trovare Dio en ogni cosa; il resto è schiavitù di spirito. Sopra tutti i tuoi desideri stia quello di possedere Dio, e sopra tutti i tuoi timori, quello di perderlo. Se vivrai la tua donazione a Dio, anche nelle ristrettezze ti sentirai soddisfatto della tua ricchezza interiore; ma se vivrai al di fuori di te, nessuna cosa esteriore ti potrà soddisfare. Tieni in così poco conto le cose esteriori, rispetto alla preziosità di quelle dello spirito, da non degnarti neppure di metterle a confronto. Tutto ciò che non è spirituale è soggetto a corruzione terrena. Non invidiare le persone del mondo. Se sei ingrazia di Dio puoi acquistare continuamente ricchezze molto maggiori nel cielo. Il mondo stima pazzia la vita dei santi, ma la sapienza del mondo è stoltezza davanti a Dio. Lascia i doni sublimi alle anime più elevate, tu servi Dio in uffici più umili. Se ti pare di aver dei doni speciali di spirito, sii diffidente, ritenendoti indegno. Se Dio vorrà, saprà ben chiarire ogni cosa. Chi dà la grazia agli uomini non la toglie per atti di umiltà. Il tuo più grande impegno sia quello di coltivare l’unione con Dio anche nel prodigarti per i fratelli, perché non accada che arricchendo gli altri impoverisca te stesso. Se ti immergerai nell’azione, così da dissiparti nell’attività esteriore, perderai di vista Dio e finirai per agire in modo puramente umano. Sii anima di vita interiore poiché nell’interiorità del tuo spirito troverai la via che conduce a Dio. Nella via dello spirito quanto più camminerai,m tanto più acquisterai forza e vigore. Contempla Dio in te stesso: sei suo tempio vivente. Vivi l’intimità con la Trinità e attingi da essa la santità e la fecondità della vita. La vita che non perisce, ma che vale la pena di viver, è la vita interiore, la vita soprannaturale, la vita divina che si identifica poi col fine ultimo. Più che dalla lettura di tanti libri, è dall’alto che discende la luce e l’unzione con cui potrai imparare la scienza della vita interiore. Metti da parte la fretta quando non hai tempo da perdere. La fretta è nemica della vita interiore. Tanto più progredirai nella vita spirituale quanto più praticherai l’esercizio della custodia del cuore. Anche quando ti trovi ingolfato nelle tue preoccupazioni, non perdere mai di vista il tuo interno, ma gettavi di quando in quando uno sguardo indagatore. Darai prova di un profondo impulso interiore se nelle più grandi difficoltà manterrai la dignità e la speranza, e continuerai a essere uomo.

giovedì 14 aprile 2011

Pasqua




Don Calabria nel Febbraio 1944 cosi scriveva sull’Amico nella prossimità della Pasqua.
“Il cuore mi spinge a rivolgervi la mia povera parola, quale mi nasce spontanea in questa prossimità della santa Pasqua. A voi, alle vostre famiglie io invoco la pienezza delle celesti benedizioni, prima per l’anima e poi per il corpo e i vostri interessi temporali. Questa Pasqua vorrei segnasse una vera risurrezione alla vita della grazia e della santità, in voi e in ciascuno dei vostri cari, perché, voi lo sapete, è così che si gustano le feste della nostra santa Religione: rinnovandoci nello spirito del Vangelo, nella pratica della vita cristiana. Il mio augurio, quindi, è un voto ardente di padre che tanto vi ama, desideroso non solo del bene spirituale ed eterno dei propri figli, ma anche di quello temporale, che è frutto di quello spirituale: Gesù risusciti in voi, nelle vostre anime, nei vostri cuori, e vi rinnovi nello spirito.”
Ringrazio la preghiera e gli auguri di Don Calabria che nascono dalla profonda amicizia che aveva con il Signore. Che la preoccupazione del nostro padre fondatore, si trasformi nella Pasqua, già prossima, in una esplosione di gioia e rinnovamento personale nello spirito del Vangelo. Quello Spirito che ci aiuta, nei compiti quotidiani a vivere in unione con Dio, nel nostro “tempio” interiore.
Auguro che tutti possiamo passare dall’angoscia di morte del Venerdì Santo al gaudio gioioso della Domenica di Resurrezione. È Gesù stesso, in prima persona che indica il valore della sofferenza, comune a tutti gli uomini, che trasfigurata dalla speranza, conduce alla Vita Eterna, per i meriti della Morte e Resurrezione. La Resurrezione è la dimostrazione massima della divinità di Gesù. La sua morte ci ha liberati delle nostre schiavitù e negligenze.
La Pasqua di Risurrezione è una forza, una energia d’amore inserita nel Creato, che viene posta come fermento nella vita degli uomini. La Pasqua sostiene la nostra speranza di un giorno risuscitare con Cristo.
Buona Pasqua.

mercoledì 13 aprile 2011



In mezzo a tutti i tuoi impegni sappi coltivare il silenzio interiore, quello che ti mette facilmente a contato con Dio. Nei tuoi molteplici compiti quotidiani impara a vivere nel chiostro interiore della tua unione con Dio. Se saprai trovare il Maestro nel fondo del tuo cuore non sarai mai solo, anzi sentirai il bisogno di solitudine.
Oh, potessi tu giungere a non cercare altro che Dio! Quanto saresti felice! Avresti dappertutto quello che cercheresti dappertutto quello che hai.

lunedì 11 aprile 2011

Perdona chi ti ha offeso.


È avvedutezza per l’uomo rimandare lo sdegno ed è sua gloria passar sopra alle offese”. Lo stolto manifesta subito la sua collera, l’accorto dissimula l’offesa. Coloro che più infieriscono su chi li ha offesi sono proprio quelli che non dovrebbero scagliare la prima pietra. Non vendicarti per il male che ricevi; lascia a Dio la vendetta. Ricordati che non c’è cosa che tanto generi vergogna in chi ti ha fatto de male quanto vederti sopportare l’offesa senza vendicarti. Questo atteggiamento fa del bene anche ai nemici, ti assicura la pace con tutti e infonde tanta gioia nel tuo spirito. Il miglior rimedio all’offesa è l’amore. Accogli chi è pentito della sua colpa. Non richiamare alla memoria le ingiuri patite; dimentica il male subìto e non scordarti del bene ricevuto. Se il tuo fratello conserva un risentimento ingiustificato verso di te, ricoprilo di attenzioni e la sua avversione si dissolverà come nebbia al sole. Gran peccato è il risentimento il quale impedisce che l’offerta dell’altare sia accetta a Dio. Vince col bene il male. Se il tuo nemico ha fame dagli da mangiare, se ha sete dagli da bere, e il Signore ti ricompenserà. Se qualcuno dimostra poca stima di te, pensa che sei terra e cenere; se ti offende, pensa che sei messo alla prova. Sei ancora lontano delimitare Gesù. Vedi vilipeso che dovrebbe essere adorato. Fai del bene a quelli che ti odiano; parla bene di quelli che dicono male di te; prega per quelli che ti perseguitano e la tua ricompensa sarà grande. Così ci ha insegnato Gesù, e così facevano i santi. Perdona, perché tu sia figlio del Padre tuo che è nei cieli, il quale fa levare il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere quale fa levare il suo sole sui cattivi e suoi buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti, Se, infatti, ami coloro che ti amano quale ricompensa avrai?. Il perdono non è debolezza o indifferenza, è la vittoria del bene sul male, è l’apertura di un nuovo rapporto di vita con chi ti ha fatto dei torti, è indice di animo nobile e grande, come la vendetta denota animo gretto e meschino. Quando ti vendichi ti metti sul piano del tuo nemico, dimenticando l’offesa gli diventi superiore. Il trionfo del perdono è bello e consolante; supera i grandezza tutte le vittorie della vendetta. Stima guadagno l’essere maltrattato nel tempo presente poiché ti libera dalla pena eterna. In cielo, dove ogni offesa è dimenticata, potrai finalmente godere di una eterna amicizia. Perdona l’errante, anche se non puoi giustificare l’errore. Diventi simili a Dio quando perdoni. Perdona, dimenticando, senza esigere scusa. Non vivere continuamente del passato, ricordando le ferite che forse gli altri hanno dimenticato. Liberta il tuo animo dal passato. Getta il male che hai ricevuto nell’abisso profondo dell’oblio. La maggior parte di chi ti ha offeso non s’è resa conto di quello che ha fatto. Perdonali ritenendoli innocenti. Il tuo perdono sarà tanto più grande quanto più non esistono motivi per poterlo concedete. Sappi perdonare anche a te stesso, senza trascinare per anni i tuoi complessi di colpa. Dio ti ha perdonato; sappi anche tu perdonarti e troverai la pace dello spirito.

sabato 9 aprile 2011

Madre io vorrei

Io vorrei tanto parlare con te, di quel Figlio che amavi; io vorrei tanto ascoltare da te, quello che pensavi; quando hai udito che tu no n saresti più stata tua e questo Figlio che non aspettavi non era per te …

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria,

Io vorrei tanto sapere da te se quand’era bambino tu agli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui e quante volte anche tu di nascosto, piangevi, Madre, quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso, per noi …

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria,


Io ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi, io benedico il coraggio di vivere sola con Lui, ora capisco il coraggio di vivere sola con Lui, ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi per

ogni Figlio dell’uomo che muore ti prego così …

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria,

lunedì 4 aprile 2011


La pagina è tratta da “La sapienza del Vangelo” per un rinnovamento nello Spirito, di Francesco Bersini , “La scrivo nel Blog”, nella speranza che possa essere di grande aiuto anche per la tua vita.


Non preoccuparti del giudizio degli uomini. Se verrai criticato per il bene che compi non scoraggiarti, vedi piuttosto la mano amorevole di Dio che vuol conservarti i meriti per un premio eterno. Non mostrare avversione per coloro che parlano male di te; ricambia col bene il male e prega Dio per loro. Considera chi ti critica come tuo benefattore poiché ti procura maggiori vantaggi di chi ti loda. Per quanto bene tu faccia, finché sei in vita, troverai sempre chi dirà male di te. Donati totalmente a Dio e riterrai le maldicenze che si fanno a tuo riguardo come un sogno di cui,m una volta svegliato, non rimane più nulla. Quando ti sarai rimesso in tutto nelle mani di Dio, e sarai convinto che di tuo non hai nulla, non ti preoccuperai affatto di ciò che di bene o di male si dirà sul tuo conto. Che t’importa la stima o il disprezzo degli uomini? Né la stima aggiunge, né togli il disprezzo. Non meravigliarti se dicono male di te. Pensa che cosa hanno detto di Gesù! Riflettendo alle ingiurie da lui subite dovresti confonderti nel vederti oggetto di stima. Se verrai calunniato per il nome di Gesù. Gioisci ed esulta perché la tua ricompensa sarà grande nei cieli. Non preoccuparti del giudizio degli uomini. Preoccupati di essere ritenuto saggio dal giudizio di Dio. C’è uno che ha dato la vita per te; egli solo ti dovrà giudicare e premiare. Accetta di buon grado l’ingiuria e il disprezzo, poiché sotto questa polvere sta nascosto un gran tesoro. Se ti accusano falsamente di piccole cose, pensa alle colpe più gravi di cui non sei accusato. Ti inganni, mio caro, se pretendi di servire il Signore e insieme coltivi la preoccupazione per il tuo onore. Se cercherai la gloria fugace del mondo, perderai quella eterna de Dio.