
“Quest’opera la potete raffigurare ad un albero. Che cosa si richiede perché l’albero porti frutto, perché sia bello, verde, pieno di vita? Si richiede, cari fratelli, che abbia le radici sane. Se anche quel ramo è secco, non importa, questo non toglie la vita all’albero. Ma se le radici sono guaste, se vi è in esse qualche germe cattivo che rosica e le rovina, le fa morire, oh allora anche l’albero muore, perché non può attingere dalla terra quei succhi che sono necessari per la sua vita. E così è di quest’Opera, o cari.
Le radici di quest’albero siete voi, in questo luogo … È de qua che la casa attinge la vita, la forza. Non importa assolutamente che qualche ramo di quest’Opera venga a morire; basta che ci siano le
radici sane, l’Opera vivrà e porterà frutto. Ma bisogna star bene attenti che non vi sia qualche germe roditore. Attenti, perché il demonio fa di tutto per vedere di rovinare i disegni che il Signore ha su quest’Opera. Il demonio lavora, lavora tanto e bisogna star attenti che non abbia a mettere il piede quei dentro, perché la sarebbe finita.
La vita de tutta l’Opera dipende da voi, … Di qui la Casa riceve la forza per compiere i disegni del Signore. Siate dunque buoni, siate sante, perché grande è la responsabilità dinnanzi a Dio. Voi dovete rendere conto a Dio di quest’Opera, voi ne siete i responsabili perché, se è vero che ad ognuno
il Signore ha affidato la cura del proprio fratello, è pur vero che la responsabilità del buon andamento dell’Opera pesa su ciascuno di voi”.
(Don Calabria – Massime Serale 4147/s)
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