. Gesù nel Vangelo ci da due consigli: andare oltre l’apparenza e guardare ai frutti. Il modo di apparire de una persona non è sempre indicativo di quel che è. Eppure per noi proprio l’apparenza è spesso il criterio che ha un ruolo maggiore nell’esprimere un giudizio. Questo succede quando non si è abituati ad affrontare la “fatica” dell’andare oltre, dell’ascoltar bene, del cercare il cuore, del leggere tra li righe. Se qualcuno ci alletta con le sue parole, ci offre ricchezza, benessere, e noi quello cerchiamo, allora ne saremo ingannati. Se qualcuno ci dice che gli aspetti peggiori del nostro nodo di essere non sono pii tanto negativi, allora o abbracciamo, perché ciò ci conforta a rimanere come siamo, a non dover fare la fatica di cambiare e di migliorare. Se poi non cerchiamo una fede profonda, ma solo una fede non troppo impegnativa allora ci andrà bene chiunque ci parli di Cristo senza però vivere come Cristo. I falsi profeti gli avremo sempre tra noi, la zizzania crescerà sempre con il grano: solo alla fine Dio li separerà. Ma qui e ora, siamo noi ad avere la responsabilità di discernere...
Preghiera: Tu Signore non guardi l’apparenza ma il cuore. Grazie, perché guardi il mio cuore al di là di tutto. Aiutami a guardare il mio prossimo con il tuo stesso sguardo di misericordia
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