
"Noi siamo come tanti apparecchi radioriceventi, che siamo in contatto d’onda (Sintonizzati, dicono i tecnici) con una radio emittente centrale, che è Cristo Gesù. L’apparecchio ricevente ritrasmette e diffonde tutto quanto riceve dalla emittente ma, se si perde il contatto d’onda, addio trasmissione. L’emittente può allora trasmettere della musica meravigliosa, divina, ma l’apparecchio ricevente tacerà o trasmetterà altre cose, per esempio un semplice disco scelto a capriccio, non già trasmesso dalla volontà della centrale emittente. È proprio così. Noi siamo umilissimi apparecchi, ma uniti a Cristo possiamo diffondere attorno a noi le armonie divine del suo amore, della sua grazia, della sua pace. Ma guai se crediamo di essere noi a fare il bene, a convertire le anime … ricordiamoci che noi rimaniamo sempre dei semplici strumenti, e quanto più dimenticheremo noi stessi per far vivere e manifestare Cristo in noi, tanto più il nostro apostolato sarà efficace. Non siamo noi che dobbiamo vincere le menti e i cuori dei peccatori, ma la verità che è Gesù Signore nostro. Se le anime che avviciniamo si accorgono invece che mettiamo in mostra noi stessi, non ci ascolteranno più."
(G. Calabria, lettera agli infermi, in Apostolato degli infermi, settembre 1949.)
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