Esta es la juventud del Papa

Esta es la juventud del Papa

venerdì 29 luglio 2011

Saper fare e ricevere critiche.
(Questa pagina la scrivo specialmente per me)
Quando fai critiche:
• Evita di farle in presenza d’altri. Anche se la tua critica è valida e costruttiva, diventerà distruttiva se la persona a cui è rivolta si sentirà “accusata” davanti a “testimoni”.
• Non fare paragoni. Non c’è cosa peggiore essere paragonati ad altri. Il paragone fa scattare subito la molla del falso orgoglio e innesca l’ira. E addio sano confronto.
• Evita di fare dell’ironia. Meglio dire chiaramente come stanno le cose che guarnirle di battutine, sorrisetti, e false approvazioni. Non è possibile avere un costruttivo confronto con una persona che si sente presa in giro.
• Non usare termini assoluti. Quando esprimi un tuo giudizio non dare l’impressione che sia etto e immodificabile, Cerca di smussare le parole. Cerca di ridurre la spigolosità del tuo parlare. Una cosa è dire: “Non ne fai una giusta”. Un’altra è dire” secondo me quella cosa andava fatta così”. Una cosa è dire: “Ciò che affermi è sbagliato”. Un’altra è dire “Io penso che ciò che affermi possa essere inesatto.
Quando ricevi critiche.
• Mantieni la massima calma. Non reagire subito se ascolti accuse che ritieni infondate. Aspetta pazientemente che l’interlocutore abbia terminato la sua “arringa”, poi controbatti con calma, cortesia e razionalità.
• Non dare l’impressione di tenere in scarsa considerazione la critica che ti si sta muovendo. Se ti sembra di poco conto non scherzare su di essa.
• Non esagerare quanto ti viene detto. Se qualcuno ti dice che in una data circostanza hai adottato un comportamento non appropriato, non ti sta certo dicendo che sei la persona più cafona del mondo. Se qualcuno ti dice che hai sbagliato nel dire o nel fare una cosa, non ti sta certo dicendo che sei la persona più stupida che esiste sulla terra.
Evitare gli scontri
Quando la persona con la quale ti confronti aumenta il suo grado di emotività o ti aggredisce verbalmente, non reagire. Mantieni la calma. Non lasciarti coinvolgere. Ha bisogno di sfogarsi, di scaricare la tensione accumulata durante la giornata. O forse vuole prendersi delle sciocche rivincite su di te. Lasciala fare. Quando poi ha finito di sbraitare, cerca di indirizzare il dialogo nella direzione di un sano confronto. E se non ci riesci, rimanda il confronto ad un’altra occasione: a quando il tuo interlocutore non sarà in balia della sua rabbia e della sua aggressività.
Evita gli scontri, ti raccomando. Quando ti trovi in una situazione psicologica di accentuata emotività o rabbia, non iniziare nessun confronto. Si trasformerebbe in scontro. E lo scontro è sempre dannoso. Se t’accorgi che il tuo interlocutore non è sereno e vuole attaccare briga ad ogni costo, vattene in un’altra stanza, ma evita lo scontro. Perché lo scontro è sempre dannoso.
Ricorda: DI SOLITO NON HA RAGIONE CHI ALZA LA VOCE, MA CHI NON RIESCE A FARSI COINVOLGERE DA CHI ALZA LA VOCE.

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