Esta es la juventud del Papa

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domenica 26 settembre 2010

Il Silenzio di Nazareth
Il mistero di Gesù a Nazareth è il grande mistero del Dio che assume la nostra vita: ci ha assunto in tutto, facendosi un’unica carne con ciascuna delle nostre situazioni concrete. Nazareth è il mistero che redime l’essere creatura dalla insignificanza dei suoi limiti. Il silenzio di Nazareth è il mistero più eloquente di Dio.
A Nazareth Gesù viveva, imparava, lavorava, era rispettato, sapiente, e per ciò che sappiamo, un buon compagno di giochi. Tutto questo ha fatto di una persona come tante altre, anche se non tutto può essere riassunto in questo. Egli possedeva qualcosa in più, una missione, qualcosa, di imprevedibile anche per Giuseppe e Maria. L’unica regola per Gesù era “fare la volontà del Padre”. Fu questa la convinzione che un giorno lo spinse a fare qualcosa di differente da tutto quello che gli altri facevano. Ma, prima di iniziare la missione evangelizzatrice nei tempi della vita pubblica … quanto silenzio, quanta solitudine, quanta routine, quanta vita ordinaria! E fu in mezzo a quella realtà, e nell’ascolto della Parola, e nei suoi incontri col Padre Che Gesù imparò a leggere il suo quotidiano come spazio della rivelazione di Dio.
Ciascuno di noi ha la Nazareth della sua vita, la sua infanzia, la sua storia, la sua famiglia, i legami che là si crearono e andarono crescendo. Ma ciascuno di noi ha anche la sua Nazareth de giorno dopo giorno del silenzio, della vita apparentemente ripetitiva o senza senso, della vita delle piccole cose, di che non chiama attenzione … cammino così normale, cammino di tanti, di tutti … Alla luce del Risorto che ci accompagna in questo cammino di Nazareth vogliamo riscattare l’importanza di tutto questo, di quello che sembra insignificante, di quello che gli altri possono anche disprezzare … ma che contiene vita, molta vita, la sapienza di quello che si va coltivando nel silenzio, nella fedeltà, nella perseveranza … Permettere che la Nazareth della mia vita sia un luogo di rivelazione di quello che Dio vuole da me …
Ci dice Don Calabria: “Carissimi nel Signore, tenete bene a mente che la grandezza dell’Opera sta nella sua piccolezza, nello stare nascosta con Dio a Nazareth … come Gesù vi stette per 30 anni: e nel pregare in silenzio, nella intima unione con Dio, esercitando il santo mistero sul campo che la Provvidenza ci ha assegnato, senza nessun pensiero, senza alcun desiderio di onori, cari fratelli, ma solo sotto lo sguardo di Gesù, senza mai mendicare apprezzamenti”.

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