“Quest’Opera la potete raffigurare ad un albero. Che cosa si richiede perché l’albero porti frutto, perché sia bello, verde, pieno di vita? Si richiede, cari fratelli, che abbia le radici sane . Se anche quel ramo è secco, non importa, questo non toglie la vita all’albero. Ma se le radice sono guaste, se vi è in esse qualche germe cattivo che tisica e le rovina, le fa morire, oh allora anche l’albero muore, perché non può attingere dalla terra quei succhi che sono necessari per la sua vita. E così è di quest’Opera, o cari. Le radici di quest’albero siete voi In (luogo dove ti trovi). È di qua che la casa attinge la vita, la forza. Non importa assolutamente che qualche ramo di quest’Opera venga a morire; basta che ci siano le radici sane, l?opera vivrà e porterà frutto. Ma bisogna star bene attenti che non vi sia qualche germe roditore, Attenti, perché il demonio fa di tutto per vedere di rovinare i disegni che il Signore h su quest’Opera. Il demonio lavora, lavora tanto e bisogna star attenti che non abbia a mettere il piede qui dentro, perché la sarebbe finita. La vita di tutta l’Opera dipende da voi, … Di qui la Casa riceve la forza per compiere i disegni del Signore. Siate dunque buoni, siate santi, perché grande è la responsabilità dinanzi a Dion. Voi dovete rendere conto a Dio di quest’Opera, voi ne siete i responsabili perché, se è vero che ad ognuno il Signore ha affidato la cura del proprio fratello, è pur vero che la responsabilità del buon andamento dell’Opera pesa su ciascuno di voi”. (Massime Serale 4147).
L’immagine dell’albero può aiutarci a riflettere su lo spirito di famiglia. L’albero non vive nell’area ma, deve affondare le sue radici nella terra feconda. L’albero dell’Opera deve affondare le sue radici, che siamo noi, nella terra feconda dei rapporti essenziali; rapporto di fratellanza solidale con i poveri e abbandonati. Le radici affondate nel terreno dei rapporti essenziale fa crescere l’albero che è la famiglia e fa circolare il sugo che è lo spirito (carità). Un albero in queste condizioni produce frutti, che per l’opera sono: fraternità, tenerezza, attenzione, semplicità, confidenza, rispetto, carità, linguaggio sereno e evangelico, solidarietà, nella gioia e nel dolore … silenzio e spiritualità di comunione …
Questi frutti migliorano anche le radici, che creano condizioni di approfondire di più nella terra dei rapporti essenziali e cosi ricevono nuove energie e nutrienti per fare crescer l’albero della famiglia e la circolarità del sugo (la carità) e la qualità dei frutti. Così abbiamo creato la circolarità ermeneutica dei rapporti essenziali vissuti nella interiorità e nella alterità trascendente e teocentrica.
Lo spirito di famiglia è un modo di essere, è uno stile di vita basato non nella realtà giuridica (costituzioni), ma, affondato su l’esperienza della paternità/maternità di Dio vissuta nella fraternità e solidarietà. È prendere sul serio i rapporti essenziali e assumere gli imperativi conseguenti, portando frutti.
“Carità, grande carità, soprattutto carità fraterna nella nostra casa e nel nostro ambiente. Carità, che ha il suo fondamento nella nostra elevazione allo stato sopranaturale, alla nostra condizione di figli di Dio, fratelli del nostro Signore Gesù, eredi dei Dio e coeredi con Cristo”. San Giovanni Calabria)
L’immagine dell’albero può aiutarci a riflettere su lo spirito di famiglia. L’albero non vive nell’area ma, deve affondare le sue radici nella terra feconda. L’albero dell’Opera deve affondare le sue radici, che siamo noi, nella terra feconda dei rapporti essenziali; rapporto di fratellanza solidale con i poveri e abbandonati. Le radici affondate nel terreno dei rapporti essenziale fa crescere l’albero che è la famiglia e fa circolare il sugo che è lo spirito (carità). Un albero in queste condizioni produce frutti, che per l’opera sono: fraternità, tenerezza, attenzione, semplicità, confidenza, rispetto, carità, linguaggio sereno e evangelico, solidarietà, nella gioia e nel dolore … silenzio e spiritualità di comunione …
Questi frutti migliorano anche le radici, che creano condizioni di approfondire di più nella terra dei rapporti essenziali e cosi ricevono nuove energie e nutrienti per fare crescer l’albero della famiglia e la circolarità del sugo (la carità) e la qualità dei frutti. Così abbiamo creato la circolarità ermeneutica dei rapporti essenziali vissuti nella interiorità e nella alterità trascendente e teocentrica.
Lo spirito di famiglia è un modo di essere, è uno stile di vita basato non nella realtà giuridica (costituzioni), ma, affondato su l’esperienza della paternità/maternità di Dio vissuta nella fraternità e solidarietà. È prendere sul serio i rapporti essenziali e assumere gli imperativi conseguenti, portando frutti.
“Carità, grande carità, soprattutto carità fraterna nella nostra casa e nel nostro ambiente. Carità, che ha il suo fondamento nella nostra elevazione allo stato sopranaturale, alla nostra condizione di figli di Dio, fratelli del nostro Signore Gesù, eredi dei Dio e coeredi con Cristo”. San Giovanni Calabria)
Nessun commento:
Posta un commento