“La Divina Provvidenza di mano in mano metterà nel terreno dell'Opera altre sementi; il nostro programma non deve escludere nessuna attività di bene e di apostolato, né limitarsi a questa o a quella regione, tutto il mondo è di Dio. Sempre però noi dobbiamo andare dove umanamente nulla c'è da ripromettersi, quindi ai più poveri, agli umili; dobbiamo cercare anime, creature abbandonate, reiette, disprezzate, vecchi, malati, peccatori; questi saranno i tesori, le gemme dell'Opera la chiave che ci apre il Cielo, e così sarà meglio manifestata la Divina Provvidenza.Le nostre Opere presenti e future, per essere legittime e genuine, devono portare sempre l'impronta e il sigillo del "non v'angustiate". Nessuna opera di bene, nessuna anima sia esclusa per questo solo motivo che mancano i mezzi, questi verranno o in un modo o in un altro, a patto che noi con fede riceviamo quest'anima, e con fede ci prestiamo per quest'Opera”.
E' con questo spirito che l'Opera cerca ancora oggi di continuare la sua presenza e la sua attività nella Chiesa e nel mondo.
E' con questo spirito che l'Opera cerca ancora oggi di continuare la sua presenza e la sua attività nella Chiesa e nel mondo.
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