Esta es la juventud del Papa

Esta es la juventud del Papa

venerdì 4 settembre 2009

Lc 5,33-39

Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!». [34]Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? [35]Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno». [36]Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. [37]E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. [38]Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. [39]Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».
Cosa c’insegna Gesù con questo brano?
C’è in questo brano una ricchezza che non si finiremo mai di meditare.
La prima cosa che possiamo vedere o chiederci è chi sono questi “giudei e questi farisei” cosi propensi a giudicare?
Non è possibile pensare che sia anche io uno di loro? E se io fossi uno di loro, davanti a questa forte scossa di Gesù, come reagisco?
Continuo a pensare che io, giusto fariseo, che non riesce a riconoscere il nuovo di cui ho bisogno e non ho la capacità di capire cosa significa, questo vino nuovo che mi viene proposto?
Non sarà troppo compromettente per me accettare che il vino nuovo cambi i miei atteggiamenti, i miei propositi, la mia maniera di fare le cose, di ascoltare le persone che si muovono, che camminano accanto a me?
Questo vino nuovo che rappresenta la vita nuova, lo spirito nuovo che Gesù ci da, deve essere messo dentro, non accanto o dietro al nostro cammino, perchè possa risaltare la vita di Gesù e non la mia.

Allora nel mio essere, nel mio attuare è proprio questo vino che ci da la nuova vita e tutti quelli che mi stano attorno possono attingere da me un nuovo stile di vita.
Il vino nuovo è Gesu che si confonde in me, che entra in me e che mi chiede che la mia attitudine sia di accoglienza, di apertura, di gioia per questa nuova compagnia.
Il nuovo vino può essere buono solo quando troverà un’anima nuova, una vita nuova, il cambio di vita in Lui.
Cristo risolve il mio digiuno di gioia e di libertà quando trova in me la gioia della sua compagnia.
Una buona giornata a tutti.

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