In genere si può dire che un ritmo lento e tranquillo nei movimenti fisici favorisce l’armonia contemplativa. Non è bisogno di sottolineare che il ritmo imposto dalla vista moderna non aiuta certo quella calma essenziale, tanto benefica anche alla salute fisica e psicologica.
Se potessimo vedere, per un momento, l’enorme quantità di energia fisica consumata quotidianamente in movimenti e tensioni muscolari completamente inutili, resteremmo stupiti. Uscite in strada e osservate le persone: mani e gesti nervosi, facce dure, piedi scalpitanti in attesa dell’autobus… Torrenti d’energia vengono sciupati ogni giorno in chiacchiere inutili, in tanti gesti che si fanno per non stare fermi, per dire qualche cosa, perché gli altri non sopportano il silenzio delle riunioni, perché si pensa di non essere socievoli… I frequenti dolori di testa, gli esaurimenti nervosi, le ulcere di stomaco e tanti altri guai, molto comuni ai nostri giorni, provengono, più spesso di quanto si creda, da questo incontrollato e continuo scippo di energie.
Se, al contrario, conoscete qualcuno che vi ispira profondità e ve la comunica, non appartiene certo agli spiriti agitati e tesi che popolano la nostra società. Un antico proverbio tibetano descrive le ricchezze di un ritmo calmo:
Quando la gallina riposa, dà molto frutto.
Quando il pavone reale rimane immobile, mostra una splendida coda.
Quando il cavalo cammina adagio, allora si nota la sua grazia.
La calma di un santo uomo è segno ch’è un Saggio.
Se potessimo vedere, per un momento, l’enorme quantità di energia fisica consumata quotidianamente in movimenti e tensioni muscolari completamente inutili, resteremmo stupiti. Uscite in strada e osservate le persone: mani e gesti nervosi, facce dure, piedi scalpitanti in attesa dell’autobus… Torrenti d’energia vengono sciupati ogni giorno in chiacchiere inutili, in tanti gesti che si fanno per non stare fermi, per dire qualche cosa, perché gli altri non sopportano il silenzio delle riunioni, perché si pensa di non essere socievoli… I frequenti dolori di testa, gli esaurimenti nervosi, le ulcere di stomaco e tanti altri guai, molto comuni ai nostri giorni, provengono, più spesso di quanto si creda, da questo incontrollato e continuo scippo di energie.
Se, al contrario, conoscete qualcuno che vi ispira profondità e ve la comunica, non appartiene certo agli spiriti agitati e tesi che popolano la nostra società. Un antico proverbio tibetano descrive le ricchezze di un ritmo calmo:
Quando la gallina riposa, dà molto frutto.
Quando il pavone reale rimane immobile, mostra una splendida coda.
Quando il cavalo cammina adagio, allora si nota la sua grazia.
La calma di un santo uomo è segno ch’è un Saggio.
Fonte;Iniziazione alla meditazione profonda (Mariano Ballester)
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